venerdì 30 novembre 2012

Gita a Tropea



Maestre, ma non sarebbe il caso di rimandare il viaggio?”
Con queste parole venivamo accolte io e la maestra Patrizia da mamme e papà molto preoccupati per le condizioni avverse del tempo, all’appuntamento in piazza a Terreti, mercoledì mattina alle 7.30, prima di partire per la meta tanto  desiderata dai nostri bambini:  Tropea.
In effetti le condizioni atmosferiche non lasciavano presagire nulla di buono: vento tempestoso e freddo, nuvoloni neri che  sembrava che da lì a breve sarebbe scoppiata una tempesta.
Cosa che è puntualmente accaduta nella nostra città, ma quando già  noi insegnanti  e alunni di Terreti e Ortì, “turisti per un giorno”, accompagnati dal nostro  dirigente scolastico, eravamo nei pressi di Paravati, sulla strada verso Tropea. E mentre ci trovavamo  riuniti in preghiera davanti alla tomba della beata Natuzza Evolo, tempestive  giungevano numerose le telefonate dei genitori che volevano notizie sul viaggio. 
E meno male che, giunti in quel luogo di preghiera, avevamo avvisato i bambini di spegnere i loro telefonini…!!! 
 Ma eccoci giunti, dopo ancora una buona mezz’ora di viaggio, al tanto atteso museo dei presepi, delle scienze e degli antichi mestieri  di  Calabria, a Tropea (http://www.ilfaropresepi.it/)
Il telegrafo

Presepe con i pastorelli più piccoli
al mondo
Qui, lo stupore è stato davvero enorme:  nel settore scientifico abbiamo potuto ammirare   riproduzioni di diverse scoperte, dalla pila di Volta al parafulmine al telegrafo ai mezzi di locomozione; tra i tantissimi presepi provenienti da tutto il mondo, abbiamo visto quelli che sono entrati nel guinnes dei primati per essere stati realizzati con i pastorelli più piccoli al mondo, ad esempio dentro il guscio di una conchiglia; ma il settore più interessante e stupefacente è stato quello degli antichi mestieri dove sono esposte oltre un centinaio di  statue animate, tra uomini e donne che  raffigurano gli umili mestieri quasi scomparsi della regione Calabria, così come potevano essere nei primi anni del '900, intenti al proprio lavoro. 
Il lanternaio 
L'ombrellaio
Provate ad immaginare  la meraviglia di alcuni bambini, quando, nel rammentare un progetto extracurricolare realizzato  un paio di anni fa, durante il quale avevano studiato gli aspetti antropologici del loro paese, si sono ricordati che anche a Terreti esistevano anticamente i mestieri dell’accendi lanterne, dell’ombrellaio e del lustrascarpe. Quelle statuine erano lì, davanti a loro, rese realistiche  grazie a sofisticati meccanismi di animazione,che  gli mostravano come un tempo, ad esempio si  illuminavano le strade  accendendo gli stoppini delle lampade ad olio, oppure si aggiustavano gli ombrelli rotti o si lustravano le scarpe per la strada.  Esperienza esaltante, ragazzi! La giornata è continuata con una piacevole sosta al ristorante, dove siamo giunti tutti affamati, e con  una passeggiata, nel pomeriggio  nel centro storico di Tropea,  fino al famoso affaccio sul meraviglioso mare color smeraldo, fiore all’occhiello della nostra Calabria. Rientro a casa in serata, stanchissimi  ma molto contenti della esperienza fatta.
Al prossimo post. Ciao! 
Maestra Mary
Il meraviglioso mare di Tropea
Con la pluriclasse

con la classe V 

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